Il “percorso archeologico” comprende i seguenti siti:

  • Antiquarium e Teatro Romano
  • Area archeologica della Guastuglia
  • Mausoleo di Pomponio Grecino (o di Genzio)

L’area archeologica della Guastuglia

L’area, ubicata nella zona sud orientale del centro antico, poco distante dal teatro romano, e occupata da un quartiere residenziale di epoca romana, inquadrabile tra la I’eta augustea e II tardo antico.
Tra le domus, la piu significativa e quella cosiddetta del “banchetto“, scavata intorno al 1970 e restaurata nel corso degli ultimi decenni. La casa, orientata in senso Nord-Sud, e costruita in opus vittatum, con blocchetti di calcare uniti da malta.
Gli ambienti sono caratterizzati da una elegante decorazione pavimentale in opus signinum ed a mosaico, databile alla fine del I sec. d.C., presenta una ristrutturazione avvenuta tra la fine del III e I’inizio del IV sec. d.C. Procedendo da sinistra,

L’ambiente 1, di forma rettangolare, presenta un pavimento a mosaico, con ornato geometrico ad esagoni neri su campo bianco;
L’ambiente 2, pavimentato in opus signinum rosso, decorato con crocette e singole tessere, mostra due fasce concentriche con scala di meandri e quadrati inseriti con tessera al centro; all’intemo è un ottagono in cui sono inseriti un quadrato, un cerchio ed una stella a sette punte. Agli angoli schematiche palmette.
L’ambiente 3, in opus signinum, delimitato da tre file di tessere bianche, e decorato con ampia fascia a quadrati e meandri e riquadro centrale con rosetta a petali doppi e semplici;
L’ambiente 4 conserva un lacerto di mosaico bianco e nero, ornato da una rete di rombi e quadrati;
L’ambiente 5 rivela un mosaico figurato, inserito al posto di uno precedente, di cui si conserva la cornice a treccia, coevo a quelli prima descritti.
II pavimento, realizzato con tessere bianche, nere e rosse, risale alla fine del III, primi decenni del IV sec. d.C. Al centro una coppia di figure femminili semisdraiate su una struttura a quattro archi, una vestita, I’altra seminuda, con mantello che copre le gambe, mentre cinge con il braccio sinistro la spalla della donna ammantata e con la mano destra porge una coppa verso un personaggio maschile in piedi a destra.
L’uomo nudo, con il piede sinistra su una roccia, versa un liquido, probabilmente vino, dal rhyton, che solleva con la mano. In alto a sinistra e raffigurato un personaggio maschile, vestito di corta tunica e bassi calzari, sdraiato sulle rocce, forse identificabile con un cacciatore.
La coppia rappresenta con buona probabilità una Venere Marina con una compagna o domina, affiancati da Bacco, che versa il vino. L’iconografia della Venere marina e di solito presente in spazi legati all’acqua e trova confronti a Ostia e a Roma.